Testo 4 - Civiltà Greca

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primavera e i sussurrii del platano, con l'olmo.
Se fai quel che ti dico e a questo rivolgi la tua attenzione, avrai petto forte, colorito sano, spalle
larghe, lingua corta, glutei forti e membro breve.
Che se invece fai come ora si usa, avrai colorito pallido, spalle misere, petto gracile, lingua
lunga, natiche piccole e membro spropositato, e lunga dichiarazione di voto ti persuaderà che
è bello ciò che è turpe e turpe ciò che è bello; e ti attaccherà per giunta i vizi di Antimaco.
CORO: O tu che coltivi una illustre saggezza, com'è casto il fiore delle tue parole! Beato chi
viveva ai tempi antichi! E tu che possiedi un'arte sottile, trova argomenti nuovi contro i suoi,
che sono stati gloriosi. Sì, ti occorrono dimostrazioni fortissime, se vuoi vincere e non farti
prendere in giro.
DISCORSO INGIUSTO: Da tempo mi divora la voglia di parlare e di mandare all'aria questa
bella costruzione con argomenti contrari. I filosofi mi chiamano "discorso minore" perché
primo fra tutti ho trovato argomenti contrari alla legge e alla giustizia.
Ebbene, vale più di ogni tesoro aver vinto una causa sbagliata.
Ora, guardate come confuterò l'educazione che lui ha vantata. Per prima cosa, tu non permetti
bagni caldi. Dimmi, per quale ragione biasimi i bagni caldi?
DISCORSO GIUSTO: Sono una pessima cosa; infiacchiscono l'uomo.
DISCORSO INGIUSTO: Ora ti ho beccato, e non mi sfuggi. Dimmi, secondo te, chi è l'eroe più
grande tra i figli di Zeus, quello che ha affrontato le più dure fatiche?
DISCORSO GIUSTO: Nessuno fu più valoroso di Eracle, io penso.
DISCORSO INGIUSTO: E dove mai si sono viste "Terme di Eracle" fredde? Eppure, chi più
valoroso di lui?
DISCORSO GIUSTO: Già, ma con questa scusa i bagni sono presi d'assalto da ragazzi che
chiacchierano tutti il giorno, e le palestre sono vuote.
DISCORSO INGIUSTO: Tu biasimi anche chi chiacchiera in piazza, e io lo approvo, invece. Se
fosse una cosa disonorevole, Omero non avrebbe fatto parlare in piazza Nestore, ne' gli altri
saggi.
E ora vengo alla lingua; lui dice che i giovani non la devono esercitare; io invece sì. Inoltre
raccomanda di essere temperanti... Due grossi guai.
Vedesti mai la temperanza offrire qualche vantaggio? Dillo, ribatti, se puoi.
DISCORSO GIUSTO: Molte volte; Peleo, per esempio, ebbe in premio la spada!
DISCORSO INGIUSTO: La spada? Un bel guadagno ci ha fatto il poveraccio; ma con la
bricconeria di Iperbolo, quello delle lanterne, ha guadagnato un mucchio di talenti: altro che
spada!
DISCORSO GIUSTO: Peleo però, sempre grazie alla temperanza, ottenne in moglie Teti.
DISCORSO INGIUSTO: Che poi lo piantò in asso perché non era focoso e non era un buon
compagno di letto. La donna prova piacere a farsi sbattere... ma già, tu sei un vecchio
rimbambito.
[A Fidippide]
Pensa ragazzo, quali sono le conseguenze della temperanza, a quanti piaceri devi rinunciare,
fanciulli, donne, còttabo, leccornie, bevute, divertimenti... Vale la pena di vivere a questo
modo?
Ora, consideriamo le necessità della natura: poniamo che tu ti sia innamorato della moglie di
un altro, e che ti colgano in flagrante. Sei morto se non sei capace di parlare. Ma se appartieni
al mio circolo, puoi sfruttare la natura, ridere, impazzare, non avere tabù. Se anche ti beccano
in flagrante adulterio, basta dire che non hai colpa di nulla e rovesciare tutto su Zeus: anche
lui cede all'amore delle donne... Tu, che sei uomo, mica puoi essere più forte di un dio, no?
DISCORSO GIUSTO: E se per averti dato retta gli cacciano un ravanello nel culo e lo depilano
con la lisciva calda [punizione prevista dal diritto attico, N.d.R.], potrà negare di essere un
rottinculo?
DISCORSO INGIUSTO: E anche se fosse, che c'è di male?
DISCORSO GIUSTO: Ma c'è qualcosa di peggio, dico io?!
DISCORSO INGIUSTO: E che mi dici se ancora una volta ti dimostro che hai torto?
DISCORSO GIUSTO: Starò zitto; che altro posso fare?
DISCORSO INGIUSTO: Allora dimmi: gli avvocati, che gente sono?
DISCORSO GIUSTO: Rottinculo.
DISCORSO INGIUSTO: D'accordo. E i poeti tragici?
DISCORSO GIUSTO: Rottinculo.
DISCORSO INGIUSTO: Benissimo. E i politici?
DISCORSO GIUSTO: Rottinculo!
DISCORSO INGIUSTO: E allora, lo vedi che dicevi una sciocchezza? E gli spettatori, per la
maggior parte, chi sono?
DISCORSO GIUSTO [guarda fra il pubblico]: Sto guardando...
DISCORSO INGIUSTO: E che vedi?
DISCORSO GIUSTO: Per gli dèi... la maggior parte sono rottinculo... Questo lo conosco... e anche
questo, e quell'altro coi capelli lunghi!
DISCORSO INGIUSTO: E allora, che mi dici?
DISCORSO GIUSTO [gettando il mantello in segno di sconfitta]: Ho perso.
Tenete il mio mantello,
gente di culo aperto,
ch'io fra di voi diserto!


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